Chioggia
Un progetto di ricerca sulla pesca della laguna veneta e del Mar Adriatico nelle Tegnue. È questo il primo traguardo raggiunto dal secondo workshop internazionale sulla pesca in Mediterraneo che ha visto Chioggia acquisire il ruolo di capitale mondiale degli studi in ambito marino. Esperti provenienti da Spagna, Stati Uniti, Inghilterra, Israele, Francia, Croazia si sono riuniti nella città lagunare ospiti a Palazzo Grassi dell’Università di biologia marina di Padova. «Il Mediterraneo ha subito un pesante sfruttamento con la pesca ha sintetizzato nella relazione conclusiva Ruthy Getwagen, dell’Università di Haifa in Israele - E ora l’ambiente marino e la bioproduttività sono minacciate dal degrado. Bisogna intervenire». Tra gli obiettivi degli studiosi c’è quello di creare varie aree marine protette come le Tegnue - che sono oggetto di osservazioni da parte dell’Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare - per avere dati su quello che poteva essere l'ambiente originario dell’Alto Adriatico. «Il Mar Adriatico oggi è a rischio - ha detto l’assessore regionale alla pesca Isi Coppola -. Le Tegnue posso divenire un esempio in cui mondo del lavoro e ricerca operano in maniera sinergica per tutelare il patrimonio marino e ridare ricchezza al pescato».
Giovanna Bellemo
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